Smaltimento Tettoie Eternit

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Tetto in eternit cosa fare?

L’eternit, il nome commerciale con cui è più conosciuto l’amianto, è stato ampiamente utilizzato nell’edilizia fino agli anni ’80 perché è resistente, durevole, isolante e poco costoso. Le fibre di amianto però possono essere pericolose per la salute se rilasciate e inalate, portando a malattie gravi come il cancro del polmone o del peritoneo.

Tuttavia, quando il materiale non è danneggiato, secondo gli esperti non è pericoloso. Nonostante questo la tendenza è la sostituzione tetto eternit e, sia lo Stato che le Regioni, prevedono incentivi per le imprese e i privati che demoliscono le coperture e le tettoia amianto.

In particolare, la Regione Puglia ha stanziato nel 2018 in favore dei Comuni tre milioni di euro da destinare alla bonifica degli edifici pubblici, soprattutto scuole. Benefit sono previsti anche per i privati, il cosiddetto ecobonus, quando decidono per la sostituzione eternit dal tetto e l’installazione dei pannelli solari. 

Tettoie Eternit: normativa

Dal 1986 la normativa italiana ha man mano ristretto la possibilità di utilizzo del fibrocemento in amianto, fino al 1997, quando con la legge 257 mise al bando qualsiasi prodotto contenente fibre di questo killer silenzioso.

La 257/92 dà inoltre le prime indicazioni sulla dismissione e lo smaltimento dei manufatti in amianto, successivamente integrate da ulteriori regolamentazioni e prevedendo anche le responsabilità del datore di lavoro per i danni da esposizione all’amianto per i propri dipendenti.

Le ricerche dimostrano, già negli anni ’60, che la polvere prodotta dall’usura delle coperture provoca danni alla salute di chi la respira. Ciò nonostante la copertura in eternit è ancora presenti nelle case, nei capannoni industriali, nelle scuole e in molte altre costruzioni in tutte le province della Puglia, tra cui Foggia, Bari, Barletta Adria Trani, Brindisi, Lecce e Taranto.

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Quando sostituire le tettoie in eternit?

I tetti di lamiera grecata, meglio conosciuti come “onduline” sono a contatto con l’aria esterna e le intemperie, quindi sono più soggetti a quel deterioramento che determina il rilascio di particelle di amianto. Anni di esposizione al gelo e alle precipitazioni (acide) riducono la composizione del cemento e le fibre di amianto si staccano dalla superficie del foglio ondulato: possono scorrere lungo le grondaie, accumularsi a concentrazioni più elevate nel pozzetto di gocciolamento, oppure possono disperdersi da subito nell’aria ed essere inalate.

Capannoni, garage e case costruiti prima del 1994 devono essere costantemente monitorati. Il monitoraggio è a carico del proprietario ed effettuato da un’azienda specializzata – certificata con iscrizione all’Albo nazionale delle imprese per rifiuti speciali – che valuterà lo stato di friabilità della copertura. L’urgenza  della sostituzione tetto eternit e coperture contenenti amianto dipende dal tipo di deterioramento del materiale.

Le fibre di eternit possono separarsi in particelle impercettibili, che, se inalate, si accumulano nei polmoni con danni per la salute che possono rimanere asintomatici anche per 20 anni. Attenzione: l’asbesto non si trova solo nelle lastre di fibrocemento e in alcuni tipi di tegole: sui tetti calpestabili può trovarsi anche nello strato bituminoso.

Soprattutto se il bitume è stato applicato prima degli anni ’90, conterrà sicuramente parti di amianto; inoltre, può succedere che strati di guaina prodotta secondo la nuova normativa siano stati applicati su vecchi strati contenenti questo minerale: in caso di demolizioni o ristrutturazioni è molto importante procedere ad una verifica.

Chi fa lo smaltimento della copertura eternit in Puglia?

Lo smaltimento dell’amianto/eternit deve avvenire sempre presso una discarica autorizzata per i rifiuti pericolosi, anche quando procedi personalmente alla rimozione di piccole parti conteneti amianto, che avrai cura di maneggiare con cautela per la tua protezione e incapsulare per evitare la dispersione nell’ambiente. Per gli orari e il regolamento di una discarica eternit leggi l’approfondimento.

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Detto questo, rimozione e lo smaltimento dell’amianto costituiscono un progetto complesso che deve essere affidato ad aziende specializzate che possiedono l’esperienza, le conoscenze, le attrezzature e i mezzi per gestire ogni singola fase del processo di bonifica.

Prima di iniziare la rimozione si procede ad un inventario delle parti che contengono amianto. Grado di deterioramento delle strutture, estensione, posizione, eventuale contaminazione dei luoghi influiscono sulla specificità dell’intervento e sui costi. Una volta rimosso, il materiale deve essere incapsulato per il trasporto in discarica.

Se hai un problema con tettoie e coperture contenenti amianto non andare lontano: a Foggia, Bari, BAT, Brindisi, Lecce e Taranto puoi ottenere questo servizio da un’azienda qualificata della tua Regione. Chiedici ora un preventivo.

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